Il valore della fashion week

by - mercoledì, settembre 24, 2014



È uno degli appuntamenti più attesi e allo stesso tempo più chiacchierati. Alcuni lo amano e altri lo disprezzano. La fashion week milanese è un vero uragano che investe Milano con un turbinio da cui molti rimangono amaliati e che molti prendono come spunto per riaprire un dibattito di cattiverie. Cos'è, o meglio cosa è diventata la Milano Fashion Week? Da un rapido giro all'edizione 2014 ecco lacune considerazioni.




La Milano fashion week, ormai, dal 2009 si apre con il party democratico e a zonzo per le vie del centro organizzato dal direttore Franca Sozzani e il team di Vogue Italia. Un insieme di feste che invade le strade del centro, il quadrilatero della moda e ogni quartiere con un po' di background dei design o arte. Ogni negozio partecipa all Vogue Fashion Night Out creando eventi, proponendo limited edition, dando gadget esclusivi o dj set o aperitivi...insomma qualsiasi cosa possa esprimere il concept della marca e rimanere impresso nel cuore dei neofiti e far scrivere fiumi di parole a blogger e giornali. 

In questo assaggio di mondanità si promuove l'incontro tra quelli che formano il popolo della moda (esclusivo, elittario e per sua natura creativo) con chi è appassionato o semplicemente curioso. Nella primissima edizione della Vogue Fashion Night Out è stato avvistato anche un sorridente stilista Elio Fiorucci con famiglia che fuori dal negozio scambiava chiacchiere e autografi con tutti i clienti. Nelle successive hanno trovato spazio altri personaggi di spicco come la Pinella nazionale (Alessia Marcuzzi) e blogger di settore o padrini d'eccezione come Luca Argentero ospiti vip di tanti eventi. In tutte, ma proprio tutte, è sempre visibile e a portata di stretta di mano una raggiante Franca Sozzani che allarga lo sguardo su quello che sembra essere il suo sogno realizzato.

Una notte da leoni glamour che viene sempre baciata dalla fortuna di un tempo prefetto per girare a piedi senza patire freddo o caldo. La notte che anticipa anche l'invasione di uno stuolo di addetti ai lavori che il mattino dopo vagano per la città di sfilata in sfilata rivelando foto backstage, tendenze ed eclatanti collezioni (quest'anno è la Barbie di Moschino a farla da padrone). Un turbinio di interviste, di auto eleganti che vanno di qua e di là, di modelle che in metropolitana nelle ore di punta ricordano a tutte le donne che forse era meglio leggere l'articolo su come ristrutturare i capelli dopo l'estate mentre gli uomini sognano beati nelle corse verso l'ufficio.

Un mondo che quest'anno si è aperto anche ai passanti e a coloro che vivono la città quotidianamente presentando grandi schermi pubblici dove venivano proiettate le sfilate in diretta. Nel corner di fronte al Castello Sforzesco era addirittura allestita una sala con modelli originali di stilisti degli istituti di design della moda e comode sedie per godersi lo spettacolo delle sfilate in diretta. (Signore bene della Milano anni'60 sono state avvistate comodamente appollaiate a vivere il fascino degli abiti come nel serial tv sorelle Fontana).

Ed ecco che si arriva alla riflessione in grado di spiazzare anche il più critico verso l'invasione della Milano Fashion Week. Con il suo turbinio, la sua frivolezza, i suoi colori la Milano Fashion Week è semplicemente un'occasione da non perdere. Un modo per venire a contatto con una creatività che raramente si trova a portata di mano. Una creatività che ispira in ogni campo aiutando la nostra mente a guardare oltre i confini. Un'occasione per vedere Milano con gli occhi di uno straniero che l'apprezza e vivere l'orgoglio del nostro Made in Italy (perché quello vero lascia senza fiato anche noi critici e disfattisti italiani). Una fantastica opportunità da vivere anche solo con un giro nel centro città che non osserviamo mai.

D'altra parte ce lo insegna anche la famosa Madonnina: per quanto sia importante rimanere a testa alta sopra una struttura dalla serietà indiscussa, è anche vero, che ogni tanto bisogna brillare e lasciare che sia la bellezza autentica ad ispirare chiunque guardi.

You May Also Like

0 commenti