Moda Baby: kit di sopravvivenza per i primi giorni.
Ok vi siete sbizzarriti con la cameretta e finalmente dopo aver saputo il sesso vi siete iscritti a tutte le newsletter di marchi per bambini... Ma quando e cosa comprare per vestirli i primi giorni o mesi? Dovrete morire di noia con miliardi di tutine o aspettare che i parenti vi regalino tante cose che magari non incontrano il vostro gusto? La casa dello stile ci è appena passata e vi regala qualche piccolo consiglio che ha imparato sulla via sperando che possa essere utile.
Cercate il suo gusto
Per quanto il vostro bebè sia poco più che un'arancia nella vostra pancia è un personaggio con idee ben chiare e definite. Forse anche più di voi visto che ha deciso di essere parte della vostra vita e crescere. Se siete già arrivati nella fase in cui conoscete il sesso, avete fatto qualche ecografia morfologica e ne avete visto il contorno della faccina, beh ormai non è più un embrione è una vera e propria vita formata che cresce e inizia a farsi conoscere. Istintivamente vi suggerirà quel che gli piace. Se è femminuccia saprà già che i vestiti sono meglio monocolore o con qualche ricamo. Se è maschio vi farà capire se c'è posto per un po' di rosso e di giallo o se dovete stare solo sul blu e azzurro.
Per capirlo vi basterà consultare siti e fare giri in qualche negozio. Quando sarete più attratti da una cosa piuttosto che l'altra vi accorgerete che dietro c'è uno schema che non collima proprio con il vostro ma con il gusto del bebè. Per farvi un esempio: a mamma La casa dello stile non ha mai fatto impazzire il lilla, il giallo e non prendeva mai in considerazione il corallo. Il rosa andava indossato con molta moderazione come il bianco. Meglio per toni di nero, blu o grigio. Indovinate di che colore sono i vestiti della Baby di casa? Si 50 sfumature di rosa diverse, tantissimo corallo, un pizzico di lilla e oddio ma quanto è bello quell'abitino in Sangallo bianco?
Tutine si, tutine no
Per quanto siano pratiche, economiche ed estremamente richieste in ospedale, le tutine sono un'opzione da primi giorni e per la notte. Ad un certo punto dovete calcolare che avete davanti a voi una personcina che parteciperà ad eventi di famiglia, uscirà all'aperto al sole e si godrà le serate con gli amici grandi e piccoli come voi. Non può mica vivere sempre in tuta. Ci sarà un momento in cui sfiderete la stanchezza e azzarderete un jeans con una maglietta o scoprirete che un vestito è più pratico da infilare di una tuta e un maglioncino è più caldo della ciniglia.
Ecco perché potete iniziare a pensare a qualche opzione più umana per dargli un cambio da giorno che non sia un pigiamino. Esistono tante versioni anche low cost a cui potete affidarvi senza dover per forza spendere migliaia di euro o aspettare che siano nonna et co a regalarli.
In più è giusto che iniziate a far capire ai vostri piccoli l'associazione giorno = vestito, sera = pigiama.
Esiste anche un altro punto interessante: ma l'usato? Ecco in questo caso mamme sta a voi decidere. Premesso che qualsiasi vestito con cui verrete a contatto sarà da lavare e disinfettare, potete valutare caso per caso. Spesso si sceglie di utilizzare qualche capo vecchio per l'abbigliamento "da casa" o come riserva nella borsa del cambio. Altre volte ci sono fonti che forniscono vestitini interessanti per cerimonie dove magari Baby sarà presente per un paio di orette al massimo. In questo caso non disdegnate a priori ma valutate caso per caso sempre seguendo il consiglio "di pancia".
Detto ciò quanti ne dovete prendere per affrontare i primi giorni? Questo è il tasto dolente che vedremo nel prossimo paragrafo.
Quanti ne prendo?
Non esiste una risposta unica e definitiva a questa domanda. La prima ragione è: sapete con certezza quando nascerà vostro figlio? Quanto peserà e quanto sarà lungo? A meno che siate dei maghi formidabili è molto difficile sapere se il bebè sarà prematuro da non riuscire ad entrare in una 50 cm ( prima taglia) o se avete in grembo una top model che ha bisogno dei 56 cm per il suo stacco di coscia (taglia 1 mese).
Per questa ragione è meglio ragionare a step. Come vi chiederanno in ospedale (e fate un giro preliminare per capire cosa serve nella famosa valigia per l'ospedale) vi serviranno dei body intimi e delle tutine. I body di solito sono tutti in cotone e genericamente anche sui 50 cm dovrebbero andare bene a tutti. Le tutine possono essere prese con il criterio del mese presupponendo che saranno anche le prime che pensionerete al ritorno a casa. Ve ne bastano 4. Dovreste essere in panico, incaricate un parente o un'amica che ha capito il vostro gusto ad essere il vostro complice nel caso ne servano altre durante la degenza. Lo stesso vale con la decisione di scegliere tutine di ciniglia o cotone nei mesi primaverili e autunnali. Non sommergetevi di un tipo o dell'altro. Fate a metà dei due tessuti e lasciate che al momento vi aiuti il parente di cui sopra. Non affidatevi al papà che in quei giorni sarà tutto dedicato a voi due.
Oltre all'ospedale ricordatevi che dopo qualche giorno sarete a casa e lì la situazione è un cambio molto più frequente degli adulti. Per cui arrivate mentalmente a coprire almeno 7 notti di tutine e 7 look da giorno. Aggiungete sempre uno scarto di inconveniente (rigurgiti, pipì, etc..) e procuratevi almeno altri 4 look.
Con look si intendono ovviamente body, vestiario esterno e calzine. Il tutto per evitare di correre con un bebè nei centri commerciali alla disperata ricerca di qualche vestito che comunque dovrete lavare e sterilizzare prima di farglielo indossare.
Per le taglie ragionate in ottica: meglio una 56 cm (1 mese pieno) che solo 50 cm. Meglio avere almeno 2 tutine misura 1-3 mesi che un New Born per tutte perché non sapete quanto crescerà passato il calo fisiologico. Se dovessero andare grandi per un paio di giorni, pace, ma almeno avrete più tempo per allattare e fare crescere il bebè che dannarvi a cercare le misure nei negozi.
Bavaglie e Mussole
Altro punto interessante da aggiungere ai primi acquisti per bebè è un piccolo 'stock' di bavaglini e mussole.
Quando si parla di bavaglini potete tranquillamente coinvolgere nonne e zie ricamatrici per aiutarvi ad avere i primi pezzi da utilizzare in caso di rigurgiti o di ruttino sulla spalla del papà. D'altra parte non potete munirvi di borsa del cambio con 25 magliette a testa per voi grandi... Le bavaglie servono e in un quantitativo abbastanza alto per cui non abbiate paura a riceverle e disinfettarne un po' per i primi giorni.
Lo stesso vale con le mussole che altro non sono che teli molto leggeri, totalmente in cotone (leggete bene l'etichetta) che hanno molteplici scopi e usi. Possono essere utilizzati per tenere il piccolo fasciato e mantenere la sensazione di essere nel pancione. Possono essere utilizzati come ulteriore protezione dai ruttini sulla spalla o da sguardi indiscreti mentre si allatta. Le mussole possono anche essere utilizzate per evitare che i piccoli entrino in contatto con tessuti di lana o sintetici o con perline che possono essere irritanti per la pelle del visino. Attenzione, però, le mussole non sono un mantello dell'invisibilità o tute di amianto: se una persona ha appena fumato vostro figlio per 40 minuti almeno non lo deve proprio prendere in braccio. L'associazione Salvagente e i medici addirittura consigliano che si cambi i vestiti e si faccia una doccia per evitare che i piccoli patiscano gli effetti negativi del fumo. La mussola è un piccolo pagliativo multiuso che si può dare al bambino per non entrare in contatto con i vestiti maleodoranti di fumo (sempre comunque dopo i 40 minuti di cui sopra) ma non la panacea di tutti i mali.
Di norma un neonato è coperto sufficientemente con le calze o i piedini delle ghette o tutine che dir si voglia. Vero anche che se optate per un look da giorno con jeans o gonnella avrete un pezzetto di gamba esposto alla luce e quindi dovrete capire come finire il look. D'inverno potete optare per comodi leggings o calze collant neutre per le femminucce, per i maschietti ci saranno i pantaloni con calza in lana o le sopra citate ghette. D'estate potete far respirare la pelle e lasciare lo stacco di coscia che spunta dal pagliaccetto a vista.
Si ma vuol dire che i neonati dovranno stare scalzi per una vita? Meglio le calze o le scarpe? Non esiste una legge definita perché si tratta più che altro di una scelta estetica. Vero è che esistono calzine simil scarpa simpatiche da mettere magari i primi giorni quando non si è espertissimi nel cambiarli e, ammettiamolo, sono piedini talmente piccoli che si fatica a pensare di infilarli in qualcosa che non sia morbidissimo. Ormai quasi tutti i brand hanno capito l'esigenza e creano qualcosa di esteticamente valido e a prezzi contenuti che non faccia apparire i bambini perennemente in pigiama o scalzi.
D'altra parte però voi siete i genitori e se avete sognato una sneakers o una ballerina per 9 mesi chi può impedirvi di prenderne una da culla da indossare di tanto in tanto? Nessuno di certo e anche nel manuale genitore perfetto è prevista la possibilità di una piccola follia nel look. Sicuramente per legge di murphy Baby imparerà a levare e lanciare le scarpine nella culla con una facilità estrema ma anche per questo l* amerete di più. Per cui nel vostro kit dei primi giorni osate e introducete pure una follia di scarpina o delle calzine tanto dolci che quando le laverete vi renderete conto che non sono più di due falangi della vostra mano.
Scarpine o calzine?
Di norma un neonato è coperto sufficientemente con le calze o i piedini delle ghette o tutine che dir si voglia. Vero anche che se optate per un look da giorno con jeans o gonnella avrete un pezzetto di gamba esposto alla luce e quindi dovrete capire come finire il look. D'inverno potete optare per comodi leggings o calze collant neutre per le femminucce, per i maschietti ci saranno i pantaloni con calza in lana o le sopra citate ghette. D'estate potete far respirare la pelle e lasciare lo stacco di coscia che spunta dal pagliaccetto a vista. Si ma vuol dire che i neonati dovranno stare scalzi per una vita? Meglio le calze o le scarpe? Non esiste una legge definita perché si tratta più che altro di una scelta estetica. Vero è che esistono calzine simil scarpa simpatiche da mettere magari i primi giorni quando non si è espertissimi nel cambiarli e, ammettiamolo, sono piedini talmente piccoli che si fatica a pensare di infilarli in qualcosa che non sia morbidissimo. Ormai quasi tutti i brand hanno capito l'esigenza e creano qualcosa di esteticamente valido e a prezzi contenuti che non faccia apparire i bambini perennemente in pigiama o scalzi.
D'altra parte però voi siete i genitori e se avete sognato una sneakers o una ballerina per 9 mesi chi può impedirvi di prenderne una da culla da indossare di tanto in tanto? Nessuno di certo e anche nel manuale genitore perfetto è prevista la possibilità di una piccola follia nel look. Sicuramente per legge di murphy Baby imparerà a levare e lanciare le scarpine nella culla con una facilità estrema ma anche per questo l* amerete di più. Per cui nel vostro kit dei primi giorni osate e introducete pure una follia di scarpina o delle calzine tanto dolci che quando le laverete vi renderete conto che non sono più di due falangi della vostra mano.
Il consiglio generale per costruire il baby kit di sopravvivenza ai primi giorni è iniziare a istruirvi sul mondo abbigliamento kids, cogliere le occasioni che i negozi per bambini offrono tra promo e sconti con carta club e non affidarvi semplicemente a probabili regali di zii e parenti. Questo perché nessuno è tenuto a farvi un regalo e nessuno è tenuto a scegliere con il vostro gusto. In più da zii e amici noi de La casa dello stile abbiamo sempre optato per cose che i genitori non si sarebbero mai comprati: dalla spazzolina per capelli al profumo bebè al termometro per bagnetto o paperelle o giochini vari o lenzuolini per culla. Lo stesso varrà per i vostri amici e parenti. Quindi siate voi a creare un primo baby kit ragionato sulle vostre esigenze di famiglia e poi lasciatevi sorprendere piacevolmente dagli eventi nei mesi futuri. Alla fine avete una nuova vita davanti da vivere e tantissimo tempo per ricevere o comprare altri vestiti.
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