Balenciaga: l'architettura del benfatto

by - martedì, marzo 24, 2015



Era il 1919 quando un giovane ragazzo iniziò a creare i suoi primi vestiti, fresco di insegnamento presso lo studio di un sarto a Madrid, e a gettare le basi del suo stile. Da lì a pochi anni la casa reale di Spagna diventò il suo maggiore cliente e il mondo del lusso iniziò a sussurrare il suo nome in ogni angolo: Cristobal Balenciaga

Uomo amante del rigore e delle materie prime di qualità che fonde all'estetica quel tocco di architettura e struttura solida in grado di generare un capolavoro, Balenciaga fonda la sua casa di moda nel 1937 a Parigi ma porta con sé le ispirazioni della terra natia. Nascono le linee dedicate al risorgimento spagnolo, l'"infanta" ispirata agli abiti di Velasquez, la linea Jacket of light che prende spunto dalle giacche dei toreri e prepara lo stile Balenciaga al successo dato dalla sua biker jacket anni dopo! 


Nel dopo guerra arriva la sfida alla moda imposta da Christian Dior liberando le donne da corsetti e iniziando un gioco architettonico sulla forma della silhouette ampliando le spalle e cancellando il punto vita ma anche, e soprattutto, lanciando i capi must have che ancora oggi amiamo: il tailleur semi aderente (1951), la giacca e poi la gonna a palloncino (1953-1958), l'abito a tunica (1955) e il baby doll, il cappotto cocoon e la rivisitazione dell'abito impero che lo consacrò nell'olimpo dell'haute couture.

Stilista modello anche per Osar de la Renta e Givenchy, Balenciaga lavora anche con materiali innovativi che verranno addirittura creati per lui come il Gazar e il cracknyl che riusciranno ad interpretare meglio il suo concetto di architettura dell'abito degli accessori. Saranno proprio quest'ultimi a resistere nel tempo e far innamorare di questo stile tantissime donne anno dopo anno.

Gli accessori, come gli abiti, propongono uno stile nuovo basato sull'architettura perfetta che all'apparenza sembra basica ma si rivela poi nel dettaglio. Lo dimostrano le borse e le scarpe, accessori dove tante volte Balenciaga gioca con il colore proponendo pezzi di assoluta architettura, quasi pezzi d'arte più che semplici complementi d'abbigliamento.


D'altra parte come affermerà proprio Cristobal Balenciaga nella sua quote che passerà alla storia:"un couturier deve essere un architetto del design, uno scultore per la sicurezza, un pittore per il colore, un musicista per l'armonia e un filosofo per il comportamento." Racchiudendo quindi in uno stile tutto il meglio dell'arte e del benfatto proprio per durare nel tempo.

Esattamente come anni dopo afferma la devozione del mondo delle fashioniste per questa marca che oggi trova alla guida il giovane Alexander Wang acclamato per mantenere lo stesso spirito della maison anche nelle linee più sportive come quella presentata in limited edition x H&M.

Ecco quindi chi si cela dietro quei dettagli di perfezione quotidiana che ogni fashionista che si rispetti adora del brand Balenciaga. Ecco quindi lo stile che rimarrà nel tempo per la sua "architettura del benfatto" in grado di dare il giusto capo per esprimere il meglio di se stessi attraverso un mix tra basico e elaborato. 

Fonte immagini: it.pinterest.com/balenciagaparis

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