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La casa dello stile



Con la bella stagione e l'aumento esponenziale degli impegni in ogni dove, anche molto lontano da casa, arriva una determinata esigenza per tutte le fashioniste: creare il perfetto beauty case per i propri spostamenti. Dal weekend deciso poche ore prima di partire al viaggio avventura tra music festival o in campeggio fino alle tante agogniate vacanze, il beauty case è una delle parti più importanti da creare per poter avere all'occorrenza i propri strumenti di bellezza e in un attimo essere pronte a qualsiasi evenienza..o almeno alla maggior parte! La casa dello stile vi svela qualche piccolo consiglio per creare il perfetto beauty case da viaggio in tre situazioni diverse e con poche ore per studiare il perfetto bagaglio!


Fuga last minute


Il più difficile e il più veloce di tutti: il beauty kit last minute. Quello che assomiglia molto alla trousse quotidiana che potremmo avere in ufficio per i casi di emergenza a cui aggiungiamo all'ultimissimo minuto spazzolino, dentifricio e struccate sperando che l'hotel in cui andremo sarà generoso con la linea di cortesia. 
Quel beauty che non è preparato per antonomasia ma che dobbiamo sempre essere lucide a creare in esattamente 5 minuti prima di volare nell'altra stanza a finire la valigia e scappare verso la tanto meritata pausa di stile! 
Per poter creare al meglio il beauty case last minute è fondamentale partire da una buona base che abbia già all'interno i must have della sopravvivenza come il prima citato spazzolino da denti, salviettine struccanti, buona crema idratante, un trucco occhi e uno labbra. A questo nello spazio di pochi minuti si può aggiungere il fondotinta, un rossetto dal colore più intenso per la sera, un mascara e un eyeliner per dare un po' più di profondità allo sguardo e un buon blush per poter sottolineare con grazia il viso rilassato. 
Fondamentale aggiungere il profumo e il deodorante prima di lasciarsi andare alla scelta di una mini palette e completare con le ultime amenities prima di chiudere tutto e correre verso  la valigia dell'ultimo secondo.
Una sfida e tanta fiducia nel fatto che il vostro compagno di viaggio si sia ricordato il dentifricio o esista un supermercato sul vostro percorso!


Music Festival beauty kit


Il beauty case da music festival o campeggio è quello più interessante da creare: in un solo spazio deve fondere economicità e bellezza. Il primo perché in situazioni spartane come i music festival o il campeggio non si hanno molti appoggi e tutto lo spazio per sfoggiare i migliori segreti di bellezza. Secondo motivo: avete davvero intenzione di portare i vostri migliori trucchi di bellezza in tenda e magari scarrozzarveli per tutto il festival? Meglio optare per una buona via di mezzo e la quantità di prodotti studiata scientificamente per i giorni di permanenza che neanche la qualità assoluta. In questo particolarmente importante è ricordare la parte dedicata alla cura dei capelli.

Scegliete prodotti che possano essere utilizzati senza tanti risciacqui, che possano aiutare lo styling dei vostri capelli senza dover ricorrere a phon o a piastre (ottima la spuma o la scelta di qualcosa per onde morbide). Siate anche previdenti e abbiate sempre con voi elastici per capelli in buona quantità, pettine per i capelli bagnati e spazzola per renderli lucidi. 

Allo stesso modo ricordate che qui non esiste la linea di cortesia, ma solo persone cortesi di cui non abusare! Premunitevi di bagno schiuma, deodorante e spazzolino da denti per poter garantire il minimo consentito della bellezza. Se avete spazio potete poi aggiungere giusto un po' di mascara, un rossetto e una matita per poter rendere perfetto il look un po' hippie style della sera.

Beauty case air travel


Il beauty più difficile da creare ma anche il più utile: il beauty case da viaggio in aereo. In questo caso per poter affrontare questo bell'ostacolo bisogna partire con step scientifici e successivi, come i diagrammi di flusso delle elementari.

Il beauty case sarà in un bagaglio a mano o in una valigia? Se siete nel primo caso ricordate che qualunque cosa portiate (creme, dentifrici o altro) deve essere sotto il litro complessivo e ogni contenitore non deve essere più di 100ml dichiarati sulla confezione. 
Grazie al cielo la cosmetica ha inventato il travel size aiutandovi a scegliere i vostri 10 prodotti da aggiungere alla pochette in plastica trasparente per passare i controlli!  Se, invece, vi state organizzando per un viaggio con bagaglio in stiva, programmatevi con formati comunque ridotti per poter salvare spazio e tornare più leggeri al ritorno.

Una volta deciso che tipo di viaggio farete è tempo di agire accumulando i vostri must have per i comparti chiave WHSM (ossia Wash, Hair, Skin Care e Make up per dirla all'inglese). 
Partite infatti con radunare tutto l'occorrente per il "lavaggio" ricordando spazzolino, dentifricio e salviettine struccanti per recuperare spazio. Aggiungete la zona capelli nei formati più piccoli che trovate (anche le piastre esistono in versione "travel" per chi non riesce a rinunciarvi) e concentratevi sulla cura del viso e della pelle prevedendo sempre un solare se viaggiate in primavera e estate. Tenete per ultimo il comparto make up e scegliete solo i quattro fondamentali che vi servono per un look base a cui aggiungere magari una comoda palette con i colori che più sfrutterete con abbronzatura o meno. Una volta affrontate queste quattro aree potrete sbizzarrirvi con profumi e accessori di ogni tipo, lasciando al Duty Free solo lo spazio di un'occhiata veloce.

Pochi accorgimenti e potrete creare il perfetto beauty case per il vostro viaggio, ovunque vi porti! 
martedì, marzo 31, 2015 No commenti

Dopo aver definito i migliori alleati per il look ufficio dell'autunno eccoci alla volta della primavera. Stagione che vede un leggero rialzo delle temperature senza però arrivare ai gradi estivi o al freddo improvviso dell'inverno. Stagione che però mette alla prova il cambio armadio e il guardaroba lasciando poche idee su cosa indossare in quei dieci minuti che al mattino riusciamo relegare a questa importante scelta. 
Ecco perché la casa dello stile qui di seguito proprio e tre outfit d'ispirazione che potrebbero aiutarvi nei fatidici dieci minuti di scelta mattutini per abbinare i pezzi chiave del look d'ufficio e affrontare la giornata con un nuovo piglio!

Blazer protagonista



Polyvore
La prima grande ispirazione deriva da uno dei capi principe della primavera: la giacca, o più propriamente il blazer. Lungo, ben modellato ed estremamente chic in qualsiasi colore, il blazer potrà essere il vostro punto di partenza per un look da ufficio primaverile carino ma non estremamente elegante. Si può infatti smorzare l'eleganza innata del blazer con un paio di zeppe mono colore abbinate a un pantalone sportivo (anche jeans ma niente strappi) e una camicia bianca con maniche a tre quarti o corte se volete osare. In questo caso si può mantenere una tote bag in totale monocromia per evitare troppa accozzaglia di colori e scatenarsi con gli accessori all'interno della stessa. 

Dal coté bellezza puntate su pochi prodotti ma buoni. Si quindi ad un buon fondotinta, ad un tocco di mascara e ad un po' di kajal prima di un velo di profumo. Ricordate: non state andando ad una festa o un'occasione speciale basta un tocco di tutto per essere un filo più carine non serve esagerare. Esattamente come la scelta del rossetto in un colore neutro definibile "my lips but better". 



Bianco e nero optical

Polyvore
Ci sono dei giorni in cui non si ha minimamente idea di cosa indossare ma si sa che all'orizzonte potrebbe arrivare la sorpresa di un cliente o qualcosa di importante, In questo caso l'unica ispirazione è l'abbinamento bianco e nero ad optical. Il contrasto di entrambi unito magari a qualche accessorio lievemente dorato per dare un po' di carattere è la soluzione migliore per presentarsi al meglio senza troppo sforzo, 

In questo caso le scelte minimal pagano: top tinta unita nero con giusto qualche motivo dato da drappeggi di stoffa o anche liscissimo e gonna con colori a contrasto. In alternativa vanno benissimo anche pantaloni eleganti come i famosi palazzo o sigaretta. Per dargli un tocco meno serioso e più giovanile si può puntare su un giacchino corto in bianco che illumina l'intero contrasto e da quell'allure di eleganza fuori dal tempo.

Allo stesso modo si può giocare con un accessorio grafico che da quel tocco di simpatia e aiuta ad attrarre gli sguardi senza essere troppo forviante. Non lasciatevi tentare dai colori in fatto di scarpe e puntate al classico nero mari reinterpretato nella forma con qualche fiocco o la classica francesina che per la prima parte della primavera potrà ancora essere portata.

Nel coté beauty basta un eyeliner messo bene, il blush al punto giusto e un po' di mascara per far risplendere la base perfetta ed evitare il classico imbarazzo dello "sciogliersi" del trucco nel caso la giornata sia un po' troppo calda. 

Un tocco di giallo

Polyvore

Dopo essere stato sdoganato dal red carpet come colore elegante, il giallo torna a far parlare di sé nella primavera 2015 e si propone per qualsiasi tipo di outfit. Riportandolo nel mondo del look da ufficio per la primavera, si può creare un buon mix tra giallo e nero partendo da un normale e casto vestito in colore giallo a cui si può dare carattere e un po' di frivolezza con una biker jacket in nero, scarpe anche in vernice e accessori in un buon mix tra entrambi i colori. L'importante è smorzare la forza di questo colore con forme e tagli semplici. Sì alle classiche scarpe Mary Jane con tacco comodo per poter essere portato tutto il giorno, a tote bag trapezoidali (come quelle di Marc Jacobs) e a qualche gioiello con richiami in oro a dare importanza al look. 

Anche il beauty deve andare verso un minimalismo fatto di eyeliner, un tocco di smoky nei toni del neutro e mascara. Ottima anche l'uso di una buona cc cream per ravvivare il colorito e renderlo a prova del colore più primaverile e splendente che c'è.

Tre outfit che propongono tanti spunti interessanti da aggiungere al vostro guardaroba per aiutarvi nei fatidici dieci minuti mattutini dedicati alla decisione del look della giornata. Spunti anche che vi salveranno rendendo il vostro look ufficio per la primavera fresco, comodo ed estremamente trendy in ogni occasione...anche per riunioni importanti e improvvise! 
venerdì, marzo 27, 2015 No commenti


Era il 1919 quando un giovane ragazzo iniziò a creare i suoi primi vestiti, fresco di insegnamento presso lo studio di un sarto a Madrid, e a gettare le basi del suo stile. Da lì a pochi anni la casa reale di Spagna diventò il suo maggiore cliente e il mondo del lusso iniziò a sussurrare il suo nome in ogni angolo: Cristobal Balenciaga. 

Uomo amante del rigore e delle materie prime di qualità che fonde all'estetica quel tocco di architettura e struttura solida in grado di generare un capolavoro, Balenciaga fonda la sua casa di moda nel 1937 a Parigi ma porta con sé le ispirazioni della terra natia. Nascono le linee dedicate al risorgimento spagnolo, l'"infanta" ispirata agli abiti di Velasquez, la linea Jacket of light che prende spunto dalle giacche dei toreri e prepara lo stile Balenciaga al successo dato dalla sua biker jacket anni dopo! 


Nel dopo guerra arriva la sfida alla moda imposta da Christian Dior liberando le donne da corsetti e iniziando un gioco architettonico sulla forma della silhouette ampliando le spalle e cancellando il punto vita ma anche, e soprattutto, lanciando i capi must have che ancora oggi amiamo: il tailleur semi aderente (1951), la giacca e poi la gonna a palloncino (1953-1958), l'abito a tunica (1955) e il baby doll, il cappotto cocoon e la rivisitazione dell'abito impero che lo consacrò nell'olimpo dell'haute couture.

Stilista modello anche per Osar de la Renta e Givenchy, Balenciaga lavora anche con materiali innovativi che verranno addirittura creati per lui come il Gazar e il cracknyl che riusciranno ad interpretare meglio il suo concetto di architettura dell'abito degli accessori. Saranno proprio quest'ultimi a resistere nel tempo e far innamorare di questo stile tantissime donne anno dopo anno.

Gli accessori, come gli abiti, propongono uno stile nuovo basato sull'architettura perfetta che all'apparenza sembra basica ma si rivela poi nel dettaglio. Lo dimostrano le borse e le scarpe, accessori dove tante volte Balenciaga gioca con il colore proponendo pezzi di assoluta architettura, quasi pezzi d'arte più che semplici complementi d'abbigliamento.


D'altra parte come affermerà proprio Cristobal Balenciaga nella sua quote che passerà alla storia:"un couturier deve essere un architetto del design, uno scultore per la sicurezza, un pittore per il colore, un musicista per l'armonia e un filosofo per il comportamento." Racchiudendo quindi in uno stile tutto il meglio dell'arte e del benfatto proprio per durare nel tempo.

Esattamente come anni dopo afferma la devozione del mondo delle fashioniste per questa marca che oggi trova alla guida il giovane Alexander Wang acclamato per mantenere lo stesso spirito della maison anche nelle linee più sportive come quella presentata in limited edition x H&M.

Ecco quindi chi si cela dietro quei dettagli di perfezione quotidiana che ogni fashionista che si rispetti adora del brand Balenciaga. Ecco quindi lo stile che rimarrà nel tempo per la sua "architettura del benfatto" in grado di dare il giusto capo per esprimere il meglio di se stessi attraverso un mix tra basico e elaborato. 

Fonte immagini: it.pinterest.com/balenciagaparis
martedì, marzo 24, 2015 No commenti

Torino. Città di giochi e dell'industria. Città tecnologica e capitale regia. Una continua dualità che si ripercuote dalle vie di periferia al cuore del centro dove a sorprendere il visitatore si alternano architetture in stile Liberty con accenni barocchi. Dualità che si trova anche nello stile che si alterna tra l'eleganza e il mood sportivo. La prima importata dalla vicina Milano e dalle cittadine francesi in linea d'aria, la seconda più espressione del mass market che qui trova la nascita (specie a livello beauty), del coté legato alle squadre di calcio in casa ma soprattutto alla sua nomea per essere stata cittadina olimpica. 

Tutto questo da vita ad uno stile sfaccettato contaminato su più aspetti e che talvolta prende un po' spunto dalla città "sorelle" del nord per poi abbinare il tutto al proprio modo di essere. Non un'icona di stile ma più una trend setter che sa unire alla seriosità della ferrea disciplina del lavoro una sana rilassatezza con una pausa sporty alla ricerca di nuove esperienze e realtà. Quindi come potrebbe essere l'outfit ispirato ad una città così? Scopriamolo insieme

La donna di Torino


Dolce e particolare come la Gianduia che contraddistingue i dolci di queste zone, la donna di Torino è un variegato mix di stile e di praticità. Amante del dettaglio raffinato che invidia alle più stilose donne di Milano o alle dive di Venezia, questa donna sceglie un look formale con tailleur pantalone che ne evidenziano la solida moralità devota al lavoro ma con piccoli dettagli che ne esprimono una timida regalità e vanità intrinseca. Un giovane sotto giacca anziché una camicia troppo classica, tasche lavorate sulla giacca e una linea che ne evidenzia i fianchi per creare un gioco di lunghezze. Niente di appariscente mix di accessori ma pochi per categoria e altamente studiati. Si ad un anello prezioso come unico gioiello per impreziosire tutto il look., no a parure e set strani. Si a tacchi alti per snellire la figura ma soprattutto affermare la propria femminilità come insegnano le dive con smoking da donna. Talvolta il mix serioso di colori basic viene poi premiato da colori più tenui come ricorda la palette in stile liberty di Dior al centro del set di La casa dello stile. 

Nel tempo libero, invece, la donna di Torino è il perfetto mix tra tendenze sportswear e tocchi di stravaganza senza però mai perdere quel rigore che la contraddistingue nei suoi tailleur. Frivolezza che parte da scarpe ironiche come le Superga che si adattano a mille sfaccettature diventando le "ciliegie" dello stile sportswear: ci si innamora in media di almeno 3 modelli di queste tennis e difficilmente non si riesce a comprarne altrettante. Loro sono proprio l'eccezione che va a dare un po' di tono alle scelte più basiche di gioielli e abbigliamento donna oscillante tra i casual e l'understatement chic. Altra particolarità per il tempo libero sono gli accessori che richiamino alle famose aziende che hanno reso grande Torino nel mondo, in particolare la bellissima Nutella Bag (creata da Gilli un po' di anni fa) e i portachiavi o l'abbigliamento FIAT che fece scalpore per le sfilate di Lapo per la città.

Nel mix quello che sorprende della donna di Torino è la componente beauty: niente marchi famosi niente pregio ben in evidenza. Si scende nel mondo della GDO con marche che portano ad una bellezza comune ma che negli anni sono diventate delle stelle dei must have come la lacca Splend'or e il mondo di Kelemata. Se si cerca la qualità come nel mondo delle dive veneziane o delle super trendy milanesi, bisogna girare il cuore della città regia e andare a trovare quel piccolo negozio con fragranze naturali e bio che non solo sono premium ma rimandano ad un mondo fuori dal tempo e intrinseco di pregio. Esattamente come la vera anima di questa donna a metà tra il dovere, lo svago dello sport e la bellezza autentica.

L'uomo di Torino


L'uomo di Torino, come la sua donna, oscilla tra l'eleganza pratica quotidiana del lavoro e il total casual del tempo libero. Tempo libero che passa tra qualsiasi tipo di sport e il calcio rappresentato sia dal Toro che dalla Juventus che porta alla città quel suo stile bianco e nero unico. 

Culturalmente appassionato di tecnologia grazie alle influenze di Olivetti all'epoca, l'uomo di Torino ama anche contornarsi di accessori pratici, funzionali. Da qui le linee pulite e semplici delle linee di Italia Indipendent e dello sportswear di Robe di Kappa. Quest'ultima in particolare si focalizza su un'offerta a metà tra l'abbigliamento tecnico per scendere in campo e il casual. Casual che si ritrova a suo agio anche con le famose Superga e smartwatch elettronici come quelli proposti da Casio fino a modelli più moderni come quelli del "cugino" di Milano. 

Anche lui è meno incline alla ricerca di bellezza estremamente costosa ma si concentra più su una buona qualità disponibile in ogni dove e pratica per poter correre a vivere la propria città in tutte le sue più magiche sfaccettature: dall'architettura tutta da fotografare al museo del cinema da girare prima di una corsa nel parco del Valentino. 

Ecco quindi come lo stile di Torino diventa un mix di praticità ed eleganza, di sportività e rigore, banalità ed esclusività in un gioco infinito di contraddizioni che si sommano formando un modo di essere unico. Più timida di Milano e Venezia, ma anche Torino mostra un suo lato decisamente magnetico e interessante da vivere...anche girovagando in un casual sportswear outfit! 





martedì, marzo 17, 2015 6 commenti


Era il 1921 e in angolo del Piemonte, precisamente a Crusinallo, nasce un'officina con fonderia per lavorare il metallo e il legno per la produzione di oggetti per la casa portando avanti la tradizione del luogo. Pochi sanno che quella piccola officina con origini fin troppo industriali, oggi è riconosciuta come brand di design in grado di anticipare le tendenze e giocare con l'arte e la quotidianità rompendo tutti gli schemi. Non avente ancora indovinato? la Fabbrica del Design Italiano che si cela dietro questa descrizione è Alessi. 

Alessi è un'azienda storica nella produzione di oggetti per la casa e anche una delle prime a capire l'importanza dell'introduzione del disegno tecnico per dare un nuovo brio alle collezioni e soprattutto alla tavola degli italiani diventando protagonista anche del boom del Made in Italy grazie all'acciaio e alla svolta verso l'esterno. Nel 1955, infatti, tre architetti vengono chiamati per ampliare le linee di prodotto guardando al settore alberghiero con un solo vincolo: disegnare senza preoccuparsi della tecnologia. Inizia così la base del soldalizio tra arte applicata, forza di superare i limiti e infinita bellezza. 


Bellezza, poesia e oggettistica d'autore sono anche le basi che spingono negli anni'70 Alberto Alessi a creare quella fucina di novità, stravaganza e avanguardia a cui ci rivolgiamo oggi per un oggetto bello e ironico allo stesso tempo.  Lui è il primo ad intuire che gli oggetti non sono solo funzionali ma mezzi di espressione delle persone per cui bisogna lavorare sull'immaginario del pubblico e la poeticità.

Arrivano quindi i capolavori degli anni'80 che giocano con le forme e gli animali come il famoso Juicy Salif, (spremi agrumi a forma di ragno inventato da Philippe Stark) con il disegno naif da cui nasce il famoso Girotondo che entra di prepotenza nell'immaginario collettivo e simboleggia dal 1985 il marchio.

Ci sono anche le svolte ludiche degli anni'90 con il bollitore 9093 con uccellino fischiettante e i coralli della collezione Mediterraneo di Laura Polidoro che accendono di colore la tavola come la cucina. Il tutto senza dimenticare il cavatappi Anna G. che ha dato vita ad un intera famiglia che abita sui piani delle migliori cucine. 

Oggetti che permettono al consumatore di esprimersi attraverso di loro, legarci un significato quando li regalano e soprattutto dare un tocco e un dettaglio di vivacità senza dimenticare la qualità. Un po' come la ventata di freschezza che porta Moschino nell'abbigliamento ma senza la premessa di sfidare qualcuno, ma qualcosa. Sfidare i limiti delle tecnologie e degli schemi attuali per proporne altri ancora sconosciuti entrando nelle case e nella quotidianità diventandone attori non protagonisti della vita di chi ama lo stile.

Anche la l'idea di avere tre linee espressione della stessa identità in tre "linguaggi" diversi, a seconda della fascia del prezzo, riesce ad esprimere la volontà di affermarsi come nuovo schema a tutti i livelli portando l'innovazione ovunque: dal consumatore più pop di A di Alessi al più classico delle linee di qualità della linea Alessi fino ai veri intenditori a caccia di edizioni limitate ed esperimenti che scelgono Officina Alessi.

Una forte volontà di superare i limiti, l'ironia in ogni disegno e soprattutto un messaggio che riesce a dare il tocco finale ad un oggetto, ad una tavola, alla quotidianità ed in fine ad un momento rendendolo leggero, poetico e unico in tempo come l'acciaio di Alessi. 
martedì, marzo 10, 2015 4 commenti


Qual è la statistica di cui generalmente gli uomini si lamentano di più? Sicuramente dell'alta probabilità che le proprie donne una volta sposate tolgano qualsiasi tipo di velleità e inizino a indossare i pigiami più brutti della storia. 
Quelli che per intenderci non piacerebbero nemmeno a Bridget Jones. Quelli che presentano le donne nella loro forma peggiore regalando qualche incubo ai maschietti. Eppure una vera fashionista anche ad un pigiama party riesce a contraddistinguersi con classe. Riesce a trovare quel mix perfetto per incantare ed essere comoda. La casa dello stile ha giocato ad ipotizzare quattro diversi tipi di pigiama party e i perfetti abbinamenti per essere comode e il sogno di qualcuno. Vediamoli insieme.

Casual chic



La situazione più comune è quella di organizzare una bella vacanza con il proprio lui e ritrovarsi all'annoso problema: quale pigiama porto? Una delle soluzioni migliori è adottare un abbinamento casual chic in cui gli abiti da notte si amalgamano grazie a colori base e linee semplici ma di grande stile.
In quest'anno ottica si può puntare su una semplice camicia da notte jersey o cotone rigorosamente corta e aggiungere una vestaglietta con colore a contrasto. Si può anche optare per uno dei due elementi in versione più sportiva dando un tocco meno serioso ma sempre comunque elegante. Il tocco poco serioso può essere anche nell'insieme degli accessori come ciabatte da camera in forma più marcata o le leziose mascherine occhi. 
Un outfit semplice, curato nel dettaglio e confortevole che in un minuto può diventare estremamente chic e sexy come Holy Golightly o tornare ad essere la diva da divano. Perfetto anche per essere usato quotidianamente a casa. 


Super cozy night 


Anche se un look basico è sempre la scelta più efficace, ci sono delle volte in cui il nostro animo più pigro prende il sopravvento senza "se" e senza "ma". Lasciate quindi ogni stile o voi che entrate in camera da letto?Assolutamente no. Giocate con un po' di astuzia e scegliete i pigiama con linee semplici e colori a contrasto. Una svolta basica ma con un po' di carattere dato da elementi sporty come i pantaloni del pigiama e le magliette a maniche lunghe ma con scollo a v. 
Qualsiasi cosa succeda nella vostra lavatrice o nel reparto biancheria, lasciate i pupazzi e disegni al reparto bambini e piuttosto puntate su stampe classiche a righe, scozzesi e, perché no, con stelle o cuori minion che sono sempre di moda e danno un leggero tocco di grio. Un look cozy ingentilito da ballerine da casa in cotone o lana cotta per dare quel tocco di stile easy chic. Insomma l'idea é stare comodi ma essere sempre pronte a fare bella figura nel caso il postino o il vicino carino suoni all'improvviso e non abbiate il tempo di cambiarvi. Oppure per far digerire con stile al vostro lui la vostra pigrizia momentanea.

Diva night

Una delle opzioni da considerare sempre nel vostro cassetto dei pigiama è sicuramente un outfit da grande diva del passato con cui giocare alla fame fatale per una notte. Divagate pure con camicie da notte in morbida seta, vestaglie da diva e ciabatte con piume. Fondamentale in questo caso avere anche sempre al vostro fianco una fragranza per incantare il vostro lui o semplicemente godervi il vostro momento da diva. Come diceva Marylin una delle migliori scelte è Chanel n 5, ma le possibilità sono infinite e tutte secondo i vostri personali gusti e, perché no, la location in cui sarete. Spesso è il perfetto outfit da mettere in valigia per weekend come quello di San Valentino o Capodanno se avete optato per un romantico viaggio.
Quello che dovete sempre tenere a mente nel momento in cui scegliete un look del genere è puntare sempre sulla qualità (per questo privilegiate la seta) e su un capo "forte" dal punto di vista del colore o del decoro abbinato con uno più semplice per far risaltare al massimo il primo.

Pigiama party girl


Tra le tante occasioni in cui ci si ritrova in pigiama ci sono anche le classiche situazioni tra amiche o amici come per esempio se si sceglie di fare le vacanze in gruppo e si soggiorna nello stesso appartamento. Un caso classico dove, però, inevitabilmente la situazione della "colazione in pigiama" lascia il classico dubbio: come presentarsi? 
Anche in questo caso cercate di non sfigurare apparendo con un bel completo in maglia e stoffa con stampe appena accennate o colori unici. Potete sforare tranquillamente con tinte forti purché si mantenga il rigore nelle forme e non eccediate sia nell'estrema comodità che nell'estremo appeal.  Una via di mezzo con casacche da allacciare e uno stile più vicino al mondo maschile / anglosassone o ai pigiama "casti" alla Intimissimi. In ogni caso indossate sempre tutto rigorosamente coordinato come lo avete comprato: al bando i mix and match!
Apprezzate anche slippers in colori monocromatici o ciabatte classiche con il tocco fashion del pelo per avere caldo pur evitando il "calzino" triste. Nulla di troppo eccessivo, solo comodo e adeguatamente bello da vedere per poter concentrarsi sul divertimento e il pianificare la giornata che neanche l'oscenità dell'elastico "smollato" o il classico buco da troppi lavaggi in lavatrice!

Quattro semplici tipi di outfit da notte per dimostrare ai maschietti ossessionati dal pigiamone da montagna e dal tanto temuto calzino che una donna è bella anche nella semplicità del pigiama e che non hanno bisogno di sognare qualcun'altra con voi al loro fianco.

Buona notte stilose!;) 


Foto e referenze: Polyvore collection Good night outfit
domenica, marzo 01, 2015 No commenti
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