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La casa dello stile



Era il 1919 quando un giovane ragazzo iniziò a creare i suoi primi vestiti, fresco di insegnamento presso lo studio di un sarto a Madrid, e a gettare le basi del suo stile. Da lì a pochi anni la casa reale di Spagna diventò il suo maggiore cliente e il mondo del lusso iniziò a sussurrare il suo nome in ogni angolo: Cristobal Balenciaga. 

Uomo amante del rigore e delle materie prime di qualità che fonde all'estetica quel tocco di architettura e struttura solida in grado di generare un capolavoro, Balenciaga fonda la sua casa di moda nel 1937 a Parigi ma porta con sé le ispirazioni della terra natia. Nascono le linee dedicate al risorgimento spagnolo, l'"infanta" ispirata agli abiti di Velasquez, la linea Jacket of light che prende spunto dalle giacche dei toreri e prepara lo stile Balenciaga al successo dato dalla sua biker jacket anni dopo! 


Nel dopo guerra arriva la sfida alla moda imposta da Christian Dior liberando le donne da corsetti e iniziando un gioco architettonico sulla forma della silhouette ampliando le spalle e cancellando il punto vita ma anche, e soprattutto, lanciando i capi must have che ancora oggi amiamo: il tailleur semi aderente (1951), la giacca e poi la gonna a palloncino (1953-1958), l'abito a tunica (1955) e il baby doll, il cappotto cocoon e la rivisitazione dell'abito impero che lo consacrò nell'olimpo dell'haute couture.

Stilista modello anche per Osar de la Renta e Givenchy, Balenciaga lavora anche con materiali innovativi che verranno addirittura creati per lui come il Gazar e il cracknyl che riusciranno ad interpretare meglio il suo concetto di architettura dell'abito degli accessori. Saranno proprio quest'ultimi a resistere nel tempo e far innamorare di questo stile tantissime donne anno dopo anno.

Gli accessori, come gli abiti, propongono uno stile nuovo basato sull'architettura perfetta che all'apparenza sembra basica ma si rivela poi nel dettaglio. Lo dimostrano le borse e le scarpe, accessori dove tante volte Balenciaga gioca con il colore proponendo pezzi di assoluta architettura, quasi pezzi d'arte più che semplici complementi d'abbigliamento.


D'altra parte come affermerà proprio Cristobal Balenciaga nella sua quote che passerà alla storia:"un couturier deve essere un architetto del design, uno scultore per la sicurezza, un pittore per il colore, un musicista per l'armonia e un filosofo per il comportamento." Racchiudendo quindi in uno stile tutto il meglio dell'arte e del benfatto proprio per durare nel tempo.

Esattamente come anni dopo afferma la devozione del mondo delle fashioniste per questa marca che oggi trova alla guida il giovane Alexander Wang acclamato per mantenere lo stesso spirito della maison anche nelle linee più sportive come quella presentata in limited edition x H&M.

Ecco quindi chi si cela dietro quei dettagli di perfezione quotidiana che ogni fashionista che si rispetti adora del brand Balenciaga. Ecco quindi lo stile che rimarrà nel tempo per la sua "architettura del benfatto" in grado di dare il giusto capo per esprimere il meglio di se stessi attraverso un mix tra basico e elaborato. 

Fonte immagini: it.pinterest.com/balenciagaparis
martedì, marzo 24, 2015 No commenti

Torino. Città di giochi e dell'industria. Città tecnologica e capitale regia. Una continua dualità che si ripercuote dalle vie di periferia al cuore del centro dove a sorprendere il visitatore si alternano architetture in stile Liberty con accenni barocchi. Dualità che si trova anche nello stile che si alterna tra l'eleganza e il mood sportivo. La prima importata dalla vicina Milano e dalle cittadine francesi in linea d'aria, la seconda più espressione del mass market che qui trova la nascita (specie a livello beauty), del coté legato alle squadre di calcio in casa ma soprattutto alla sua nomea per essere stata cittadina olimpica. 

Tutto questo da vita ad uno stile sfaccettato contaminato su più aspetti e che talvolta prende un po' spunto dalla città "sorelle" del nord per poi abbinare il tutto al proprio modo di essere. Non un'icona di stile ma più una trend setter che sa unire alla seriosità della ferrea disciplina del lavoro una sana rilassatezza con una pausa sporty alla ricerca di nuove esperienze e realtà. Quindi come potrebbe essere l'outfit ispirato ad una città così? Scopriamolo insieme

La donna di Torino


Dolce e particolare come la Gianduia che contraddistingue i dolci di queste zone, la donna di Torino è un variegato mix di stile e di praticità. Amante del dettaglio raffinato che invidia alle più stilose donne di Milano o alle dive di Venezia, questa donna sceglie un look formale con tailleur pantalone che ne evidenziano la solida moralità devota al lavoro ma con piccoli dettagli che ne esprimono una timida regalità e vanità intrinseca. Un giovane sotto giacca anziché una camicia troppo classica, tasche lavorate sulla giacca e una linea che ne evidenzia i fianchi per creare un gioco di lunghezze. Niente di appariscente mix di accessori ma pochi per categoria e altamente studiati. Si ad un anello prezioso come unico gioiello per impreziosire tutto il look., no a parure e set strani. Si a tacchi alti per snellire la figura ma soprattutto affermare la propria femminilità come insegnano le dive con smoking da donna. Talvolta il mix serioso di colori basic viene poi premiato da colori più tenui come ricorda la palette in stile liberty di Dior al centro del set di La casa dello stile. 

Nel tempo libero, invece, la donna di Torino è il perfetto mix tra tendenze sportswear e tocchi di stravaganza senza però mai perdere quel rigore che la contraddistingue nei suoi tailleur. Frivolezza che parte da scarpe ironiche come le Superga che si adattano a mille sfaccettature diventando le "ciliegie" dello stile sportswear: ci si innamora in media di almeno 3 modelli di queste tennis e difficilmente non si riesce a comprarne altrettante. Loro sono proprio l'eccezione che va a dare un po' di tono alle scelte più basiche di gioielli e abbigliamento donna oscillante tra i casual e l'understatement chic. Altra particolarità per il tempo libero sono gli accessori che richiamino alle famose aziende che hanno reso grande Torino nel mondo, in particolare la bellissima Nutella Bag (creata da Gilli un po' di anni fa) e i portachiavi o l'abbigliamento FIAT che fece scalpore per le sfilate di Lapo per la città.

Nel mix quello che sorprende della donna di Torino è la componente beauty: niente marchi famosi niente pregio ben in evidenza. Si scende nel mondo della GDO con marche che portano ad una bellezza comune ma che negli anni sono diventate delle stelle dei must have come la lacca Splend'or e il mondo di Kelemata. Se si cerca la qualità come nel mondo delle dive veneziane o delle super trendy milanesi, bisogna girare il cuore della città regia e andare a trovare quel piccolo negozio con fragranze naturali e bio che non solo sono premium ma rimandano ad un mondo fuori dal tempo e intrinseco di pregio. Esattamente come la vera anima di questa donna a metà tra il dovere, lo svago dello sport e la bellezza autentica.

L'uomo di Torino


L'uomo di Torino, come la sua donna, oscilla tra l'eleganza pratica quotidiana del lavoro e il total casual del tempo libero. Tempo libero che passa tra qualsiasi tipo di sport e il calcio rappresentato sia dal Toro che dalla Juventus che porta alla città quel suo stile bianco e nero unico. 

Culturalmente appassionato di tecnologia grazie alle influenze di Olivetti all'epoca, l'uomo di Torino ama anche contornarsi di accessori pratici, funzionali. Da qui le linee pulite e semplici delle linee di Italia Indipendent e dello sportswear di Robe di Kappa. Quest'ultima in particolare si focalizza su un'offerta a metà tra l'abbigliamento tecnico per scendere in campo e il casual. Casual che si ritrova a suo agio anche con le famose Superga e smartwatch elettronici come quelli proposti da Casio fino a modelli più moderni come quelli del "cugino" di Milano. 

Anche lui è meno incline alla ricerca di bellezza estremamente costosa ma si concentra più su una buona qualità disponibile in ogni dove e pratica per poter correre a vivere la propria città in tutte le sue più magiche sfaccettature: dall'architettura tutta da fotografare al museo del cinema da girare prima di una corsa nel parco del Valentino. 

Ecco quindi come lo stile di Torino diventa un mix di praticità ed eleganza, di sportività e rigore, banalità ed esclusività in un gioco infinito di contraddizioni che si sommano formando un modo di essere unico. Più timida di Milano e Venezia, ma anche Torino mostra un suo lato decisamente magnetico e interessante da vivere...anche girovagando in un casual sportswear outfit! 





martedì, marzo 17, 2015 6 commenti


Era il 1921 e in angolo del Piemonte, precisamente a Crusinallo, nasce un'officina con fonderia per lavorare il metallo e il legno per la produzione di oggetti per la casa portando avanti la tradizione del luogo. Pochi sanno che quella piccola officina con origini fin troppo industriali, oggi è riconosciuta come brand di design in grado di anticipare le tendenze e giocare con l'arte e la quotidianità rompendo tutti gli schemi. Non avente ancora indovinato? la Fabbrica del Design Italiano che si cela dietro questa descrizione è Alessi. 

Alessi è un'azienda storica nella produzione di oggetti per la casa e anche una delle prime a capire l'importanza dell'introduzione del disegno tecnico per dare un nuovo brio alle collezioni e soprattutto alla tavola degli italiani diventando protagonista anche del boom del Made in Italy grazie all'acciaio e alla svolta verso l'esterno. Nel 1955, infatti, tre architetti vengono chiamati per ampliare le linee di prodotto guardando al settore alberghiero con un solo vincolo: disegnare senza preoccuparsi della tecnologia. Inizia così la base del soldalizio tra arte applicata, forza di superare i limiti e infinita bellezza. 


Bellezza, poesia e oggettistica d'autore sono anche le basi che spingono negli anni'70 Alberto Alessi a creare quella fucina di novità, stravaganza e avanguardia a cui ci rivolgiamo oggi per un oggetto bello e ironico allo stesso tempo.  Lui è il primo ad intuire che gli oggetti non sono solo funzionali ma mezzi di espressione delle persone per cui bisogna lavorare sull'immaginario del pubblico e la poeticità.

Arrivano quindi i capolavori degli anni'80 che giocano con le forme e gli animali come il famoso Juicy Salif, (spremi agrumi a forma di ragno inventato da Philippe Stark) con il disegno naif da cui nasce il famoso Girotondo che entra di prepotenza nell'immaginario collettivo e simboleggia dal 1985 il marchio.

Ci sono anche le svolte ludiche degli anni'90 con il bollitore 9093 con uccellino fischiettante e i coralli della collezione Mediterraneo di Laura Polidoro che accendono di colore la tavola come la cucina. Il tutto senza dimenticare il cavatappi Anna G. che ha dato vita ad un intera famiglia che abita sui piani delle migliori cucine. 

Oggetti che permettono al consumatore di esprimersi attraverso di loro, legarci un significato quando li regalano e soprattutto dare un tocco e un dettaglio di vivacità senza dimenticare la qualità. Un po' come la ventata di freschezza che porta Moschino nell'abbigliamento ma senza la premessa di sfidare qualcuno, ma qualcosa. Sfidare i limiti delle tecnologie e degli schemi attuali per proporne altri ancora sconosciuti entrando nelle case e nella quotidianità diventandone attori non protagonisti della vita di chi ama lo stile.

Anche la l'idea di avere tre linee espressione della stessa identità in tre "linguaggi" diversi, a seconda della fascia del prezzo, riesce ad esprimere la volontà di affermarsi come nuovo schema a tutti i livelli portando l'innovazione ovunque: dal consumatore più pop di A di Alessi al più classico delle linee di qualità della linea Alessi fino ai veri intenditori a caccia di edizioni limitate ed esperimenti che scelgono Officina Alessi.

Una forte volontà di superare i limiti, l'ironia in ogni disegno e soprattutto un messaggio che riesce a dare il tocco finale ad un oggetto, ad una tavola, alla quotidianità ed in fine ad un momento rendendolo leggero, poetico e unico in tempo come l'acciaio di Alessi. 
martedì, marzo 10, 2015 4 commenti


Qual è la statistica di cui generalmente gli uomini si lamentano di più? Sicuramente dell'alta probabilità che le proprie donne una volta sposate tolgano qualsiasi tipo di velleità e inizino a indossare i pigiami più brutti della storia. 
Quelli che per intenderci non piacerebbero nemmeno a Bridget Jones. Quelli che presentano le donne nella loro forma peggiore regalando qualche incubo ai maschietti. Eppure una vera fashionista anche ad un pigiama party riesce a contraddistinguersi con classe. Riesce a trovare quel mix perfetto per incantare ed essere comoda. La casa dello stile ha giocato ad ipotizzare quattro diversi tipi di pigiama party e i perfetti abbinamenti per essere comode e il sogno di qualcuno. Vediamoli insieme.

Casual chic



La situazione più comune è quella di organizzare una bella vacanza con il proprio lui e ritrovarsi all'annoso problema: quale pigiama porto? Una delle soluzioni migliori è adottare un abbinamento casual chic in cui gli abiti da notte si amalgamano grazie a colori base e linee semplici ma di grande stile.
In quest'anno ottica si può puntare su una semplice camicia da notte jersey o cotone rigorosamente corta e aggiungere una vestaglietta con colore a contrasto. Si può anche optare per uno dei due elementi in versione più sportiva dando un tocco meno serioso ma sempre comunque elegante. Il tocco poco serioso può essere anche nell'insieme degli accessori come ciabatte da camera in forma più marcata o le leziose mascherine occhi. 
Un outfit semplice, curato nel dettaglio e confortevole che in un minuto può diventare estremamente chic e sexy come Holy Golightly o tornare ad essere la diva da divano. Perfetto anche per essere usato quotidianamente a casa. 


Super cozy night 


Anche se un look basico è sempre la scelta più efficace, ci sono delle volte in cui il nostro animo più pigro prende il sopravvento senza "se" e senza "ma". Lasciate quindi ogni stile o voi che entrate in camera da letto?Assolutamente no. Giocate con un po' di astuzia e scegliete i pigiama con linee semplici e colori a contrasto. Una svolta basica ma con un po' di carattere dato da elementi sporty come i pantaloni del pigiama e le magliette a maniche lunghe ma con scollo a v. 
Qualsiasi cosa succeda nella vostra lavatrice o nel reparto biancheria, lasciate i pupazzi e disegni al reparto bambini e piuttosto puntate su stampe classiche a righe, scozzesi e, perché no, con stelle o cuori minion che sono sempre di moda e danno un leggero tocco di grio. Un look cozy ingentilito da ballerine da casa in cotone o lana cotta per dare quel tocco di stile easy chic. Insomma l'idea é stare comodi ma essere sempre pronte a fare bella figura nel caso il postino o il vicino carino suoni all'improvviso e non abbiate il tempo di cambiarvi. Oppure per far digerire con stile al vostro lui la vostra pigrizia momentanea.

Diva night

Una delle opzioni da considerare sempre nel vostro cassetto dei pigiama è sicuramente un outfit da grande diva del passato con cui giocare alla fame fatale per una notte. Divagate pure con camicie da notte in morbida seta, vestaglie da diva e ciabatte con piume. Fondamentale in questo caso avere anche sempre al vostro fianco una fragranza per incantare il vostro lui o semplicemente godervi il vostro momento da diva. Come diceva Marylin una delle migliori scelte è Chanel n 5, ma le possibilità sono infinite e tutte secondo i vostri personali gusti e, perché no, la location in cui sarete. Spesso è il perfetto outfit da mettere in valigia per weekend come quello di San Valentino o Capodanno se avete optato per un romantico viaggio.
Quello che dovete sempre tenere a mente nel momento in cui scegliete un look del genere è puntare sempre sulla qualità (per questo privilegiate la seta) e su un capo "forte" dal punto di vista del colore o del decoro abbinato con uno più semplice per far risaltare al massimo il primo.

Pigiama party girl


Tra le tante occasioni in cui ci si ritrova in pigiama ci sono anche le classiche situazioni tra amiche o amici come per esempio se si sceglie di fare le vacanze in gruppo e si soggiorna nello stesso appartamento. Un caso classico dove, però, inevitabilmente la situazione della "colazione in pigiama" lascia il classico dubbio: come presentarsi? 
Anche in questo caso cercate di non sfigurare apparendo con un bel completo in maglia e stoffa con stampe appena accennate o colori unici. Potete sforare tranquillamente con tinte forti purché si mantenga il rigore nelle forme e non eccediate sia nell'estrema comodità che nell'estremo appeal.  Una via di mezzo con casacche da allacciare e uno stile più vicino al mondo maschile / anglosassone o ai pigiama "casti" alla Intimissimi. In ogni caso indossate sempre tutto rigorosamente coordinato come lo avete comprato: al bando i mix and match!
Apprezzate anche slippers in colori monocromatici o ciabatte classiche con il tocco fashion del pelo per avere caldo pur evitando il "calzino" triste. Nulla di troppo eccessivo, solo comodo e adeguatamente bello da vedere per poter concentrarsi sul divertimento e il pianificare la giornata che neanche l'oscenità dell'elastico "smollato" o il classico buco da troppi lavaggi in lavatrice!

Quattro semplici tipi di outfit da notte per dimostrare ai maschietti ossessionati dal pigiamone da montagna e dal tanto temuto calzino che una donna è bella anche nella semplicità del pigiama e che non hanno bisogno di sognare qualcun'altra con voi al loro fianco.

Buona notte stilose!;) 


Foto e referenze: Polyvore collection Good night outfit
domenica, marzo 01, 2015 No commenti


Cosa c'è di meglio che avere il glamour e la raffinatezza del red carpet nel proprio party a tema? La risposta è solo organizzare un tema ispirato a Hollywood, gli Oscar e la magia del cinema! Una scelta ed un'idea che fra l'altro può essere sfruttata per qualsiasi occasione speciale: dai compleanni "tondi" per suggellarne il fatidico passaggio fino ai matrimoni e normali feste comandate come carnevale o Capodanno. 
Importato dalla terra del cinema, solitamente gli Oscar party nello scenario americano sono la serata della diretta nazionale della consegna degli academy awards e nascondono anche tanti tips per dare un certo tono al comfort food tipico della "serata divano". Ecco perché immediatamente diventano perfetti per party a tema con buffet salati e dolci come appunto le grandi feste per i trent'anni o capodanno o carnevale. 
Quali sono, però, tutti gli elementi altri elementi da considerare per creare il perfetto Oscar Party con quell'atmosfera Hollywoodiana da lasciare tutti a bocca aperta? Scopriteli con La Casa dello Stile. 

Tabella colori


Qualsiasi sia la vostra idea di Hollywood ad un Oscar party che si rispetti non possono mancare dei colori chiave: oro, nero, rosso e un pizzico di bianco per far risaltare i dettagli. Niente stravaganze quindi è arrendetevi a questi colori che possono essere interpretati solo in diverse intensità (tendenzialmente sempre molto intensi) o con una piccola variante glitter. I quattro colori base richiamano tutti gli elementi fondamentali del cinema dal nero utilizzato dalla pellicola al rosso come il colore del famoso tappeto o dei litri di pomodoro che si vedono nei film d'azione. Il bianco, specie se accostato al nero, richiama l'eleganza dell'abito maschile come il tuxedo o lo smoking. L'oro...beh è l'opulenza, il fascino, la magia, il mistero e la bellezza del cinema. Esattamente come la statuetta che sarà protagonista della vostra serata. Per cui abbondate con questo colore e lasciate che gli altri siano un piacevole intermezzo per dare carattere e spezzare un po' nei vostri decorsi super chic.

Oscar, Pellicole & ciak


I primi due elementi che non possono mancare in un party a tema Hollywood sicuramente sono gli oscar, le pellicole e i ciak. Insomma i ferri del mestiere del cinema! 

I primi perché rappresentano l'oggetto e il desiderio della serata (perfetti anche come souvenir da portare a casa in ricordo dell'evento) e la pellicola perché rappresenta il vero cinema. 
Tra le varie ispirazioni più belle con cui giocare a decorare l'evento indubbiamente ci sono i segnaposto, i cibi monoporzione come i cupcake e soprattutto la zona delle decorazioni a muro.

Bellissimo è creare dei dolci oscar da poter gustare come utilizzarli come poggia posate di fianco al coperto o ancora possono essere inseriti nella coreografia della sala illuminando gli angoli più bui e dando carattere grazie al loro colore per antonomasia oro. Se vogliamo può anche essere usato com e mero premio di fine festa per rendere più movimentata e speciale l'occasione.

La pellicola cinematografica invece può essere un perfetto tocco da utilizzare su un centro tavola in abbinamento con la classica cinepresa oppure può essere utilizzata come striscione decorativo o ancora come decoro per la tovaglia. Insomma spazio alla creatività quando si ha in mano una pellicola lunga abbastanza!

Il ciak può essere sia un piccolo segnaposto o ornamento del centro tavola come il perfetto elemento per creare gli inviti alla festa e, perché no, il perfetto luogo dove scrivere il nome del party e divertirvi nel photo booth come vedremo tra poco. 

Stelle


Le vere protagoniste della serata sono le stelle. Richiamano l'oro e la bellissima tradizione della Walk of fame di associarle ad un nome delle celebrità. In quest'ottica possono essere sia sotto bicchieri che segnaposto consegnando ad ognuno il proprio posto nel firmamento del cinema che potrebbe diventare anche un tableau marriage o l'occasione per creare un angolo interessante dove radunare tutti per balli scatenati o per foto buffe. 
Allo stesso tempo possono essere usate per creare una romantica passerella o delle file da appendere in ogni angolo per dare un po' di luce all'ambiente.

Photobooth


Ecco l'altro protagonista della festa a tema Hollywood: l'angolo Photobooth. Mai come in questo tema questo angolo è importante. Può essere allestito in modo scherzoso con i classici cappelli e occhiali colorati o nella versione più seria chiamata Photo call. In questa versione infatti dovrete prevedere una parete con scritte a tema, le famose stelle di cui parlavamo e soprattutto un grazioso ciak che ricordi nelle foto il film della serata...cioè il nome del vostro party! 

Pieno di luce, perfetto sia per le occasioni più importanti che per quelle minori che hanno bisogno un po' di fascino per essere indimenticabili, il party a tema Hollywood è uno di quelli da provare almeno una volta nella vita! Che dite voi stilosi? Avete già trovato l'occasione giusta per metterlo in pratica?!?

sabato, febbraio 21, 2015 1 commenti


Come si fa a non pensare a Venezia come città di stile? Rinomata per il festival che porta in laguna il glamour e la bellezza del cinema ma anche per il suo carnevale di pizzi e merletti, Venezia è una di quelle città che esprime al meglio i colori, l'allure poetica e lussuosa che regna nella cultura secolare di questa repubblica marinara. 

Come nella stilosa Milano, anche nella città sull'acqua esiste una fiorente ispirazione per il mondo del tessile e dell'abbigliamento dettando una tendenza univoca in cui riconoscere il tocco veneziano. Tocco fatto di accostamenti pregiati e quasi opulenti a forme definite e semplici, dalla purezza del colore unita alla marcata presenza degli accessori che diventano via via più preziosi fino all'oro rinomato in tutto il mondo grazie al mestiere dei maestri orafi della vicina e fiorente Vicenza. Come interpretare questa città in un outfit? Ecco le ispirazioni più belle che ha pensato La Casa dello Stile per voi.

La donna di Venezia


Polyvore Set
Protagonista della scena e assolutamente incline a farsi notare per quel tocco di misteriosa sontuosità che esagera al punto giusto, la donna veneziana ama il lusso. Lusso che spesso fa rima con qualità di stoffa, di scelta dell'abbinamento e infinito gioco di gioielli. Un gioco apprezzato e sorretto anche da grandi nomi del panorama della gioielleria: da Miluna cielo ai maestri orafi vicentini che ogni anno si sfidano a colpi di creatività alla fiera internazionale di VicenzaOro. 
Addirittura Tiffany ha creato un'intera linea dedicata a Venezia consacrandola a città di Stile. Stile che non sempre è inteso come opulento anzi talvolta è ricercato e con quell'allure da diva che passeggia per la Laguna o scende dal motoscafo in attesa delle foto. Semplice e accorto con quel dettaglio retrò che fa innamorare al primo sguardo. Nulla è lasciato al caso. Esattamente come insegna Bottega Veneta.
Anche il coté beauty s'ispira al classico ma con sfumature nette. Si, quindi, al mascara e al rossetto, volutamente rosso e intenso. Si anche alle novità come gli smalti perlati, colorati e magnetici per appagare l'animo stravagante e romantico. 
Una donna che sa esattamente come sedurre e come esprimere se stessa perché è lei la protagonista, nel bene o nel male, della sua vita e della sua città. Una leonessa che si gode il suo giro trionfale tra le calle e le attrazioni di una città che unisce romanticismo, mistero e bellezza infinita! 

L'uomo di Venezia


Polyvore Set
L'uomo veneziano, invece, è l'apoteosi della concretezza e dell'ironia. Sicuro di sé e amante del bello ma anche del pratico, è un coraggioso che ama vivere la vita al massimo. Esattamente come l'uomo evidenziato da Renzo Rosso di Diesel che ha fatto del casual una rivoluzione e uno stile di vita. Quest'ultimo totalmente sposato dai veneziani che amano vivere la propria città sempre in movimento con il meglio ai piedi o alle orecchie o per scattare qualche istantanea per celebrare la bellezza degli angoli più belli della signora del Lido. Se si va invece sul classico si punta al taglio di qualità firmato Pal Zileri con magari qualche gentil concessione alle trame e ai decori ma sempre di grande eleganza come testimonia anche la scelta di un profumo intenso quanto Bottega Veneta e scelte consapevoli nella tecnologia: da Samsung a nuovi tablet da provare. Un Casanova moderno che ama stupire con un fascino pratico, elegante ed ironico allo stesso tempo. 
domenica, febbraio 15, 2015 5 commenti

Con l'inizio di febbraio gli occhi sono puntati su un'unica grande festa che porta con sé un insieme di sentimenti che alla fine sfociano in un grande e unico amore, quello di San Valentino. Giornata fatta di rosso, di baci, di tanti accorgimenti e gesti romantici, San Valentino è l'ottima scusa per tirare fuori le proprie doti da organizzatori di sorprese e regalare un momento unico nei confronti della dolce metà. Quali sorprese quindi organizzare per festeggiare la festa degli innamorati? Vediamo le migliori!


Stuzzicate la gola

mybakingaddiction.com
La prima grande sorpresa da fare alla propria metà è qualcosa legato al mondo del cibo. Che sia una cena cucinata con tanto amore e servita su una tavola di stile unica o una sveglia con il profumo del caffè servito su un vassoio per una romantica colazione a letto, la sorpresa mangereccia ci deve essere. 
Condividere un peccato di gola, la scoperta di nuovi sapori o anche semplicemente rilassarsi insieme pasticciando ai fornelli è uno dei regali più belli che si possa fare alla persona amata. D'altra parte chi non cede ad un po' di cioccolato o una ghiottoneria? 



Siate eleganti

La vera scusa per cui esiste San Valentino è per prendere un vestito elegante, indossarlo e far ricordare alla vostra metà perché vi ha scelti in quel lontano giorno quando vi siete incontrati. Preparatevi con cura (anche se poi non uscirete di casa) e concedetevi il lusso di uscire dal classico maglione e jeans o dal serioso look da ufficio! Per una sera festeggiate sopra le righe e osate con il rosso, il sexy e un nuovo mood. D'altra parte anche in 50 sfumature di grigio lui richiede che lei esca dall'ordinario...perché non dovreste farlo voi con un elegante vestito da mozzare il fiato?

Prendetevi una pausa di benessere

San Valentino come tutte le feste è l'occasione perfetta per coccolare non solo la vostra metà ma anche voi stessi. Bando alla pelle spenta e mal di schiena, in questa serata dedicatevi a un momento spa! Che sia il reale regalo per voi due o anche solo l'organizzazione di un romantico massaggio, lasciatevi coccolare da un trattamento viso e corpo esclusivo per rendere questa festa degli innamorati un vero elisir...in barba a chi dice che San Valentino sia solo una scusa commerciale per vendere cioccolatini!




Organizzate una fuga romantica

Impossibile, inutile e folle ma uno dei sogni ricorrenti è decisamente l'organizzare in pochi minuti la perfetta fuga romantica con il proprio partner. Che sia per un giro a Parigi o nell'agriturismo a pochi chilometri da casa, non importa. Il fascino della partenza e l'entusiasmo della valigia fatta di corsa sono una delle più belle sensazioni da regalare alla persona che si ama oltre al weekend romantico all'insegna della straordinarietà e della rottura della routine! 




Tante idee originali per rendere questo 14 febbraio un regalo per voi e...buon San Valentino stilosi! 


Fonte immagine:wikimedia
sabato, febbraio 07, 2015 No commenti

Quando un dettaglio si unisce ad un altro diventa uno stile. Quando lo stile pervade ogni singolo settore si è davanti ad un'ispirazione. Quando si ha l'ispirazione...beh è giusto condividerla! Ecco perché Lacasadellostile.it ha deciso di creare il proprio profilo all'interno della stupenda iniziativa Blogger We want You di Grazia.it.

La categoria principale scelta da La casa dello stile è stata quella del lifestyle che, come la categoria IT LIFESTYLE di Grazia, racchiude sia preziosi consigli su come sopravvivere con un tocco glam alla vita di tutti i giorni che allo stesso tempo dare tante idee con un po' di spigliatezza. Le doti che fra l'altro contraddistinguono le grandi icone dello stile in tutti i campi!

Un grande passo che porta ad una grande sfida...che dite stilosi? Ci date un cuoricino di simpatia sul profilo di La casa dello stile su Blogger We want you per far arrivare la nostra ispirazione a tutti coloro che amano vivere la moda, la bellezza, la tavola e la casa facendo la differenza?

Attendiamo fiduciosi, intanto vi ringraziamo per tutto il vostro affetto mostrato finora!


mercoledì, febbraio 04, 2015 3 commenti


Siamo all'inizio dell'anno, ci sono ancora i saldi ed è in arrivo San Valentino. Cosa caspita potremmo regalare ad un uomo? Ma soprattutto cosa potrebbe comprarsi lui come "acquisto intelligente" per i prossimi mesi? La risposta sembra arrivare direttamente dalle passerelle di Milano Moda e dalla settimana dedicata all'abbigliamento maschile. 

Come afferma Grazia.it nel suo speciale dedicato alle tendenze uomo primavera estate 2015 sulle passerelle si riconoscono principalmente due grandi miti: lo stile più sportivo (ribattezzato Homo Atleticus) e una commistione tra passato e futuro definibile come una "nostalgia del futuro". Se il primo trend è più che altro orientato al mondo della scarpa, il secondo è decisamente votato ad un cambio armadio o all'acquisto intelligente in cambio di abbigliamento uomo.

Il trend della "nostalgia" porta infatti in passerella linee anni'50 e retrò che vengono modernizzate e aggiornate per rimanere al passo con i tempi, la tecnologia e le abitudini dell'uomo moderno. Si trovano quindi ispirazioni di cantanti jazz anni'50 nei modelli di Trussardi, lo stile rigoroso unito all'eccentricità delle geometrie da Dolce e Gabbana e Marni. Si quindi ad accessori con quel tocco retrò come le scarpe mocassino e ai completi stretch per far sembrare gli uomini ancora più "figurini" esattamente come le belle immagini anni'50 dei divi di Hollywood. Ovviamente anche largo a tutte le cartelle porta pc, iPhone, iPad, iUomo e qualsiasi altro aggeggio tecnologico che li accompagna in giro per la città con stile. 

Lo stile sportivo invece è  più azzardato e s'accorpa a grandi classici come le tomaie dei modelli classici delle scarpe di Fratelli Rossetti con fondi di sneakers o i disinvolti pantaloni in jersey di Hogan che addirittura diventano quasi da jogging! Avevamo avuto qualche avvisaglia di questa nuova ondata di sporty chic con la collection di Alexander Wang per HM ora abbiamo la certezza! Lasciate che i vostri maschietti si sentano a loro agio con la comodità di sneakers "eleganti" e concedetegli il bermuda in jersey per le prime serate calde. 

Se proprio proprio non sopportate né le une né le altre, beh, potete sempre barattare una camicia o una t-shirt a stampe accese per combattere il grigiore delle serate più fredde e per abbinarla immediatamente alle prime abbronzature. 

Homus Atletico o nostalgico del futuro, l'uomo del 2015 amerà essere stiloso e comodo in ogni occasione esaltando sempre più quella noncuranza glam che ad ogni colpo d'occhio rapisce qualsiasi donna! 
venerdì, gennaio 30, 2015 No commenti


Se esiste una città di stile che può essere degna di questo nome e in grado di possedere un'allure tale da essere riconoscibile in tutto il mondo quella è Milano. Indaffarata, brillante sotto al sole o pungente e con mille sfumature di grigio da svelare, Milano è riconosciuta come capitale della moda in tutto il mondo e ogni anno attira milioni di turisti e stilosi interessati alla sua brillanti MFW ossia Milano fashion week scoprendosi come la signora più elegante del panorama. Com'è però lo stile milanese? Se si dovesse tramutare in un solo outfit? Migliaia di stilisti che sono nati ispiratati dalla famosa Madonnina d'oro, hanno provato a rendere la sua atmosfera attraverso i loro capi esportando un po' del suo stile in tutto il mondo. 

Re Giorgio Armani ne ha esaltato i colori estremi come il grigio, il bianco, il nero e il blu rendendone il loro rigore intrinseco una firma di stile in ogni collezione. Moschino ne ha colto la segreta ilarità e l'ha unito al colore delle belle giornate, del dialetto locale e dei dolci per far giocare con il suo stile milioni fashioniste. Dolce e Gabbana l'hanno fatta diventare l'anima di eleganza e modernità nel loro racconto di mediterraneità. Esterofila come Etro ma ben radicata nella modernità del design, delle grandi idee e dell'economia, Milano è una delle città di stile che non si smetterebbe mai di raccontare. La casa dello stile ha deciso di presentarvi idealmente i classici "milanesi" (imbruttiti? no in questo caso "imbellettati") con degli outfit che rappresentino questa grandiosa città italiana. Vediamoli insieme

La donna milanese


Sempre in movimento e sempre presa a rincorrere qualcosa, la donna milanese è un tipo di carattere che ama scegliere con cura il proprio abbigliamento per poter essere sempre impeccabile in ogni occasione. Dal look d'ufficio pensato per poter essere facilmente trasformabile in quello d'aperitivo ai look più casual pensati per le cene in ristorantini interessanti o puntatine in locali alla moda. Spesso anche in jeans e sportiva per le avventure fuori porta o le fiere o gli eventi più easy, ma dannatamente bella quando si crea il proprio stile da cocktail. Con un po' di animo rock e un po' di animo raffinato è la perfetta musa per Costume National, Alberta Ferretti, Valentino, Gianfranco Ferré (che le creò la camicia bianca per eccellenza), Armani e Moschino che adora prenderla in giro. 
Una business woman dal cuore tenero che per quanto ami il Camparino e l'happy hour non disdegna un panzerotto da Luini, un giro da Spontini e perché no una sana fetta di Panettone a Natale. 
Un turbinio di classe tutto da conoscere...e talvolta da copiare!

L'uomo milanese

Dai modi tutti suoi e sempre indaffarato a far girare l'economia o studiarla attentamente, l'uomo milanese è quello riconoscibile per stile e il classico accento che spesso i comici riprendono e scimmiottano. Affamato di tecnologia finisce sempre per avere dei gusti classici che accende con qualche accessorio colorato o li stempera con qualche pazzia nei colori più estrosi à la Etro o Dolce e Gabbana. 
Volitivo ed eterno ragazzo, il "milanese" ama essere preciso...tac...pronto ad ogni evenienza....tac... e a autocelebrarsi con qualche piccolo regalo di sfizio. D'altra parte la donna milanese lo trascina nel quadrilatero della moda appena può e lo istruisce sulla qualità che lui adora e sceglie sopra ogni cosa. Un po' come tutti gli altri italiani, ma con la componente di un "da ga dré" (continua o dacci dentro) tutta da argento vivo milanese, come ben sanno Armani, Dolce e Gabbana e anche Ferragamo. Un tipetto che nasconde una certa ironia dietro a l look serioso e da lavoro che d'un tratto sa diventare il socialite perfetto per girare lo storico Bar Magenta, piazza Castello e tutti gli altri angoli che solo Milano sa offrire. 
giovedì, gennaio 22, 2015 1 commenti


Una delle più grandi sfide della quotidianità è creare le tante tavole di stile che amiamo raccogliere nelle nostre ispirazioni più belle su Pinterest o nei nostri ricordi. Spesso però la quotidianità non lascia molto tempo per organizzarsi al meglio e accogliere il resto dei famigliari in un modo estremamente chic o particolareggiato. Come fare quindi? Bisogna rassegnarsi a tristi mise en place abbozzate o scoordinate? La soluzione c'è e sta nella scelta a monte delle stoviglie da introdurre nella routine per essere sempre pronti a celebrare anche la bellezza della quotidianità. Ecco quindi alcuni consigli su come scegliere il "basic" delle vostre stoviglie e creare la tavola easy chic.

Tovagliette e runner


Partiamo dalla base in tutti i sensi:  la tovaglia. Nella vita di tutti i giorni capita di non avere tempo di cercare tovaglie abbinarle in modo corretto ai tovaglioli e stenderle e...basta. Per i casi di emergenza in cui arrivate tardi e la scelta è o cucino o preparo la tavola (o peggio ancora mangio la pizza calda o la tavola) tenete sempre a portata di mano le così dette "tovagliette americane" o i runner. Facili da stendere, sono il giusto compromesso tra eleganza, ironia e praticità. 
Ovviamente al momento dell'acquisto vale la pena spendere qualche minuto in più a riflettere sul colore e la forma oltre che al materiale. Proprio quest'ultimo è un fattore preponderante per la praticità e il decoro della tavola. Meglio puntare su colori naturali che ben si sposano con qualsiasi tipo di stoviglie e su materiali facilmente smacchiabili per evitare di perdere tempo dopo quando si sta rigovernando la cucina. 
Se si opta per la plastica è importante scegliere un modello non troppo dozzinale e puntare più sul colore che rende meno l'effetto vinile e punta più su un trompe d'oeil.
Siate anche un po' lungimiranti nella scelta perché, come per tutto il basico, un domani le tovagliette all'americana potrebbero diventare anche interessanti sottopiatti per decorare tavole più pregiate per party a tema o occasioni speciali come quella di San Valentino o Pasqua.

Piatti e bicchieri

Se si vuol scegliere un servizio piatti di "buon comando" che possa essere tirato fuori in ogni occasione ed essere maltrattato con molteplici lavaggi in lavastoviglie la scelta è solo una: puntare sul semplice. Niente decori marcati, niente bordature, solo un candidissimo servizio di piatti in bianco che possano dare risalto alle tovagliette e al tavolo senza esagerare! 
Lo stesso vale per i bicchieri. Semplici e in colori basici o facilmente abbinabili con il resto della mise en place per poterli tirare fuori all'ultimo e distribuirli sulla tavola in modo veloce senza dover assegnarne uno per commensale. Altra particolarità della tavola easy chic da tutti i giorni è che il numero di bicchieri può anche calare rispetto al consueto scegliendo la tipologia da "bibita" che riesce a racchiudere la funzione dell'acqua che quella del vino. 
Vivamente sconsigliata la plastica per i bicchieri a meno che si tratti di una merenda organizzata con piccoli invitati. 

Posate e tovaglioli


Nel candore e nell'assoluto tema basic gli accessori come tovaglioli o posate possono anche spiccare per un colore più acceso. Un'altra opzione molto raffinata è quella di lasciare posate completamente di metallo su tovaglioli leggermente colorati per farle risaltare e brillare. 



Tocco frivolo

Il tocco frivolo ci vuole sempre in una mise en place. Per i più gourmet si può optare per la messa in tavola di particolari salini o pepini o oliere. Forme innovative o ricalcanti le sembianze umane sono un tocco di particolarità che farà sorridere i commensali fino a logiarvi. 
Altra alternativa è quella di portare delle brocche d'acqua al posto delle classiche bottiglie per dare un tono di decoro nonostante la velocità della mise en place. 
Per chi invece è un'irrefrenabile romantico, irrinunciabile la candela o un piccolo vasetto di fiori già pronto e solamente da sposare in caso di necessità.


Un insieme basico di oggetti che farà brillare la vostra tavola easy chic in modo sobrio ma ugualmente elegante e di grande effetto. Decisamente la soluzione migliore finché non arriverà il momento in cui potrete organizzare tutto con calma e creare stupendi decori. 
L'ultimo grande tip è imparare a scegliere con lungimiranza il "basico" della vostra cucina perché molto spesso potrebbe diventare la base su cui creare tavole di stile anche insospettabili come quella del Carnevale o di San Valentino


Credits di tutte le foto su Pinterest 

giovedì, gennaio 15, 2015 No commenti


Non esiste nessuno al mondo che non abbia desiderato almeno una volta di finire sotto le grinfie di questi due stilisti, Dolce e Gabbana, e uscirne come una moderna Venere del Botticelli. Una venere che racchiude in sé non solo la bellezza ma anche quel fascino, quel mistero e quel pizzico di tenacia tipicamente mediterraneo che è impossibile non voler emulare. 
Dolce e Gabbana. Due anime e due facce che cantano la stessa ode per una bellezza senza tempo e una sensualità unica in grado di mettere d'accordo uomini e donne davanti allo stesso outfit, accessorio o profumo. Allo stesso tempo un racconto che ogni anno innova il mondo della moda mantenendo quei dettagli retrò che attentamente incantano e conquistano ogni stiloso che si rispetti indipendentemente dal gusto e dai propri tratti etnici.

Conosciutesi per caso quando il siciliano Domenico Dolce chiamò per un colloquio presso la casa di moda dove allora lavorava il milanese Stefano Gabbana, i due stilisti hanno saputo inventarsi uno stile che prescinde dal tempo tramutando i tanti valori di qualità, sartorialità e bellezza Made in Italy in collezione di moda, beauty o lifestyle e rendendoli attuali stagione dopo stagione.


Dal famoso "vestito siciliano" di metà anni novanta che li ha consacrati alla stampa all'ultima collezione che oltre alla sicilianità abbraccia anche lo spirito spagnolo, il brand Dolce e Gabbana è legato a stretto filo con l'ispirazione da cui nasce. C'è la bellezza del cinema italiano del dopo guerra, l'atmosfera dei caratteristici paesini del sud Italia e quel rimando all'arte barocca o bizzantina con i suoi tratti sontuosi e sensuali. Lo si rivede nelle stampe, nei ricami pregiati che emulano i famosi mosaici siciliani, nei colori accesi contrapposti ai basici per un effetto glamour e nei pizzi utilizzati con intelligenza e sapienza. Tutti giochi di colori e intrecci di tessuti che istintivamente piacciono e al solo sguardo vogliono essere provati. 

Altra particolarità tipica dello stile Dolce e Gabbana è la forma stessa dell'abito, specie nella moda femminile. La forma dell'abito viene studiata a lungo per garantire seduzione e tocco di femminilità giocando spesso sui contrasti della tradizione come scollature, pizzi in trasparenza e il colore nero come le sfumature più forti e audaci. Lo sa bene Madonna che sin dagli albori della loro carriera li ha scelti per i costumi dei suoi tour più ambiziosi. Altrettanto bene lo sanno la miriade di altre star che scelgono il prezioso duo per avere abiti da cerimonia degni delle divine del passato ma con quel guizzo di modernità che incanta anche le più estrose come Fergie o la bionda Scarlet Johanson in netta opposizione con le storiche Monica Bellucci e Bianca Balti, ormai sinonimo del brand e di mediterraneità.





Lo stile Dolce e Gabbana racconta una storia e allo stesso tempo lascia la libertà di espressione del carattere della donna che indossa i loro capi o accessori mettendone in risalto la grinta e la fiducia in sé stesse. Un capo D&G riesce, infatti, ad adattarsi in modo naturale alla persona andando a giocare su un retaggio con cui tutti conviviamo e immediatamente fa sentire a proprio agio chi lo indossa. E' il bello dell'oro, la freschezza del pizzo, l'ironia delle stampe e degli accessori per capelli (come non ricordare la corona del 2013?) e il rigore del colore. 

Un po' come lo stile De La Renta, anche lo stile Dolce e Gabbana riesce a trasmettere quell'allure di rigore, modernità e sogno che gli appassionati di moda amano tanto. Un sogno che riecheggia di ricordi, di quella meraviglia che ritroviamo negli scorci più belli d'Italia, di quell'ossimoro tra opposti, di quello stupore che si ha quando ci si vede sotto una luce nuova. La nostra. 
venerdì, gennaio 09, 2015 1 commenti
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